Ovvero, sull’importanza delle cose inutili
“Discutere del sesso degli angeli” è un modo di dire che indica il vano discutere di minuzie, cose inutili o inesistenti. La sua origine è molto interessante.
Pare che nella Costantinopoli assediata dagli ottomani di Maometto II si fosse tenuto un convegno di teologi per discutere, fra le varie cose, se gli angeli avessero un sesso, cosa di cui non vi è traccia nelle sacre scritture. I toni del convegno me li immagino estremamente accesi, in uno scontro tra intelletti ed ego che a tratti scimmiottava quello che stava accadendo fuori, ma senza picche sciabole e cannoni. Ecco il provocatore, che sostiene l’androginia degli angeli, lo scettico che nega si possa conoscere alcunché sull’argomento mentre copre di insulti il metafisico, che sostiene siano creature di puro intelletto impossibili da rappresentare sensorialmente, mentre il vecchio goliarda impenitente trolla i presenti parlando di poderosi membri angelici ed altre simili amenità.
Fuori dalla loro torre d’avorio, la “città del desiderio del mondo” tremava sotto i colpi dei cannoni, tra i quali c’era la terribile bombarda di Orban, il cannone più grande mai costruito fino ad allora. Fuori le mura, decine di migliaia di predoni, più che soldati, attendevano il momento in cui avrebbero saccheggiato la città.
Il 29 Maggio 1453 la città cadde, e con essa cadde l’ultimo imperatore romano.
Di fronte ad un avvenimento così tragico, la questione del sesso degli angeli sembra perdere qualsiasi significato. Da qui nasce il detto.
Ma la storia non finisce qui. Molti intellettuali bizantini fuggirono dalla guerra, e trovarono rifugio nelle ricche città italiane, che da lì a poco avrebbero vissuto un periodo di ineguagliata pace e prosperità. Con sé portavano libri greci, molti dei quali sconosciuti in occidente, e dal valore inestimabile. Le conoscenze degli antichi, credute perdute per sempre, rinacquero, e da questa rinascita trarrà il proprio nome l’intero periodo storico che si stava lì delineando.
E l’importantissima questione del sesso degli angeli? Il dibattito continuò, anzi, acquisi’ nuovo vigore, e passò dai teologi agli artisti. Si dipinge o scolpisce un’idea.
Il Beato Angelico li rappresenterà come creature ambigue e con ali dai tanti colori [in un palese atto di propaganda LGBT].
Per Michelangelo gli angeli saranno sessuati, e senza ali. Le angeliche minchie saranno poi censurate.
Quanto a Leonardo, lo lascio al giudizio del lettore.
Morale della storia? L’inutilità o utilità di qualcosa, anche quella all’apparenza piu’ futile, è data dal suo contesto, e anche ciò che è inutile, o inesistente, può avere un suo significato ed una sua importanza.
Un pensiero riguardo “Il sesso degli angeli”